Qual è il ruolo del Machine Learning nella manutenzione predittiva?
Soluzioni IoT alleate perfette per l’attività di manutenzione
In ambito Industria 4.0 il valore aggiunto della manutenzione predittiva è quello di consentire le previsioni dei tempi di guasto di una macchina. Conoscere questo aspetto ci aiuta a individuare il momento ottimale per pianificare la manutenzione di attrezzature e macchinari di una realtà produttiva. Parlare solo di “guasti futuri” è, tuttavia, riduttivo: grazie alla manutenzione predittiva abbiamo la possibilità di individuare problemi specifici in macchinari complessi.
Abbiamo già considerato come i dati possono essere trasformati in informazioni utili – leggi l’articolo completo – e come la progettazione di un algoritmo di manutenzione predittiva inizi con la raccolta dei dati dalla macchina, in diverse condizioni operative e stati di guasto. I dati grezzi vengono quindi pre-elaborati per essere “puliti” e portati in una forma da cui è possibile estrarre gli indicatori di condizione. È proprio su questo modello che gli algoritmi delle piattaforme IoT sono ottimizzati per diagnosticare automaticamente e prevedere sempre meglio i malfunzionamenti.
Imparare per migliorare e migliorare nell’imparare: la scelta dei dati
Hai definito i tuoi obiettivi? Quali informazioni ti occorrono per migliorare l’efficienza delle tue attività produttive? Una prima risposta a queste domande aiuta nel passaggio iniziale: quello della selezione dei dati, sufficienti a realizzare il proprio modello di manutenzione predittiva realmente utile, producendo analisi affidabili per il nostro business. Da qui, il secondo step: realizzare il modello di Machine Learning che ci consenta di predire la vita residua di un macchinario (RUL: Remaining Useful Lifetime) o di mettere in campo algoritmi di classificazione, per predire un’anomalia che si verificherà in un determinato tempo.
Non bastano i sistemi di allarme?
Se avessimo un unico parametro da analizzare, sì, basterebbero i sistemi di allarme, a segnalarci variazioni rispetto a una determinata soglia. Dall’altra parte, oggi, per determinare con precisione malfunzionamenti o anomali, abbiamo bisogno di prendere in considerazione il comportamento di molteplici fattori, come fa un algoritmo di Machine Learning, raccogliendo e analizzando serie storiche di dati.
Quindi? È possibile riassumere l’obiettivo della Manutenzione Predittiva?
Sì, è possibile e possiamo sintetizzarlo così: fornire una previsione circa un guasto, per consentire azioni di prevenzione, evitando così fermi macchina e quindi rallentamenti in produzione.
Dunque, gli effetti di IoT e analisi predittiva per le nostre attività di manutenzione sono concreti come i benefici che portano. Qualche esempio specifico? Eccone alcuni:
- 1. Migliorare l’affidabilità, avendo la possibilità di prevenire i problemi
- 2. Ottimizzare le attività di manutenzione, monitorando lo stato di apparecchiature e macchinari e riducendo al minimo il tempo speso
- 3. Ridurre i costi associati sia ai problemi derivati dai fermi macchina, che alle attività di manutenzione “impreviste”.
Un ultimo check
Hai già iniziato a raccogliere i dati?
Lo storico è fondamentale per il corretto training di modelli e algoritmi.
Cosa ti serve per raccogliere i dati?
Sicuramente i sensori.
Ok, ma da dove partire?
Partiamo dall’analisi dei tuoi obiettivi e costruiamo insieme la tua piattaforma IoT.
Qual è il ruolo del Machine Learning nella manutenzione predittiva?
Soluzioni IoT alleate perfette per l’attività di manutenzione
In ambito Industria 4.0 il valore aggiunto della manutenzione predittiva è quello di consentire le previsioni dei tempi di guasto di una macchina. Conoscere questo aspetto ci aiuta a individuare il momento ottimale per pianificare la manutenzione di attrezzature e macchinari di una realtà produttiva. Parlare solo di “guasti futuri” è, tuttavia, riduttivo: grazie alla manutenzione predittiva abbiamo la possibilità di individuare problemi specifici in macchinari complessi.
Abbiamo già considerato come i dati possono essere trasformati in informazioni utili – leggi l’articolo completo – e come la progettazione di un algoritmo di manutenzione predittiva inizi con la raccolta dei dati dalla macchina, in diverse condizioni operative e stati di guasto. I dati grezzi vengono quindi pre-elaborati per essere “puliti” e portati in una forma da cui è possibile estrarre gli indicatori di condizione. È proprio su questo modello che gli algoritmi delle piattaforme IoT sono ottimizzati per diagnosticare automaticamente e prevedere sempre meglio i malfunzionamenti.
Imparare per migliorare e migliorare nell’imparare: la scelta dei dati
Hai definito i tuoi obiettivi? Quali informazioni ti occorrono per migliorare l’efficienza delle tue attività produttive? Una prima risposta a queste domande aiuta nel passaggio iniziale: quello della selezione dei dati, sufficienti a realizzare il proprio modello di manutenzione predittiva realmente utile, producendo analisi affidabili per il nostro business. Da qui, il secondo step: realizzare il modello di Machine Learning che ci consenta di predire la vita residua di un macchinario (RUL: Remaining Useful Lifetime) o di mettere in campo algoritmi di classificazione, per predire un’anomalia che si verificherà in un determinato tempo.
Non bastano i sistemi di allarme?
Se avessimo un unico parametro da analizzare, sì, basterebbero i sistemi di allarme, a segnalarci variazioni rispetto a una determinata soglia. Dall’altra parte, oggi, per determinare con precisione malfunzionamenti o anomali, abbiamo bisogno di prendere in considerazione il comportamento di molteplici fattori, come fa un algoritmo di Machine Learning, raccogliendo e analizzando serie storiche di dati.
Quindi? È possibile riassumere l’obiettivo della Manutenzione Predittiva?
Sì, è possibile e possiamo sintetizzarlo così: fornire una previsione circa un guasto, per consentire azioni di prevenzione, evitando così fermi macchina e quindi rallentamenti in produzione.
Dunque, gli effetti di IoT e analisi predittiva per le nostre attività di manutenzione sono concreti come i benefici che portano. Qualche esempio specifico? Eccone alcuni:
- 1. Migliorare l’affidabilità, avendo la possibilità di prevenire i problemi
- 2. Ottimizzare le attività di manutenzione, monitorando lo stato di apparecchiature e macchinari e riducendo al minimo il tempo speso
- 3. Ridurre i costi associati sia ai problemi derivati dai fermi macchina, che alle attività di manutenzione “impreviste”.
Un ultimo check
Hai già iniziato a raccogliere i dati?
Lo storico è fondamentale per il corretto training di modelli e algoritmi.
Cosa ti serve per raccogliere i dati?
Sicuramente i sensori.
Ok, ma da dove partire?
Partiamo dall’analisi dei tuoi obiettivi e costruiamo insieme la tua piattaforma IoT.