Generazione Alpha: la tecnologia per i consumatori del 2030

La tecnologia guarda sempre un po’ più avanti e noi con lei. Per questo oggi, diamo un’occhiata ai consumatori del 2030 – la generazione Alpha dei nati tra il 2010 e il 2020 – per capire come la tecnologia digitale di una vita connessa stia già disegnando i modelli di acquisto.

Il mondo senza smartphone è esistito davvero?

Sono entrate nel nostro immaginario di consumatori di storia contemporanea le generazioni X, Y e Z e ora ripartiamo da uno degli alfabeti storici più celebri al mondo per definire la prima generazione del XXI secolo che, a differenza di Boomers, Millennials e Nativi Digitali non hanno mai conosciuto il mondo senza smartphone e sono completamente immersi nel digitale. I bambini e giovani nati nel decennio 2010-2020 hanno assistito a una trasformazione digitale esponenziale, in cui il mondo è cambiato più negli ultimi 3 anni che nei precedenti 10, in cui è arrivato il tablet e sono comparsi gli assistenti virtuali.

Dimestichezza e disinvoltura nell’utilizzo delle tecnologie sono solo due dei tratti che caratterizzano la dimestichezza della generazione Alpha con dispositivi di ogni genere.

Interagiscono naturalmente con gli assistenti vocali per svolgere le loro ricerche in rete e sono avvezzi al gioco collaborativo nelle principali console di videogiochi, così come svolgono quotidianamente attività scolastiche su PC o tablet, anche a causa del contesto storico creato dalla pandemia.

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Il loro mondo, il nostro mondo, non può prescindere dal digitale, esso ne è anima e parte integrata e questo ci fa ragionevolmente pensare che avranno più esperienza, più idee e maggiori aspettative sulla tecnologia come strumento d’uso in ogni aspetto del quotidiano. Questo significa che le aziende devono arrivare preparate per non perdere un’intera generazione.

In questo caso, non si tratta di preferenze, ma di vere e proprie abitudini di aspetti della vita connessi, come quelli legati al loro essere consumatori di prodotti e di servizi in streaming, rigorosamente in cloud. Non solo la spesa, quindi, ma anche l’intrattenimento, la socialità e l’informazione: la sfida del coinvolgimento si gioca sul terreno digitale.

Ciò che sappiamo con certezza è che i bambini della generazione Alpha si affidano agli strumenti digitali per imparare e per giocare, influenzando di conseguenza il loro modo di vedere e di relazionarsi con il mondo che li circonda, anche per quanto riguarda i futuri comportamenti di consumo una volta adulti. E sappiamo altrettanto bene che avranno le medesime esigenze tecnologiche nel business: dati, applicazioni, controlli numerici di alto livello, ecc.

Resta ancora vero che se gli smartphone e, in particolare la messaggistica, sono il canale di comunicazione primario, gli Alpha sanno bene che le telefonate tradizionali non sono scomparse (Grazie Nonni!) e che sono loro a trascinare l’educazione digitale che verrà per le generazioni precedenti. Ai posteri l’ardua sentenza.

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